Le Faq (risposte alle domande frequenti) dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù sulla somministrazione del vaccino contro il Covid ai bambini tra 5 e 11 anni.
L’Ospedale pediatrico Bambino Gesù, eccellenza italiana (e non solo) per quanto riguarda le cure in età pediatrica, ha pubblicato le Faq – Risposte alle domande frequenti – sul vaccino contro il Covid ai bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni.
Quando inizia la campagna di vaccinazione per i bambini
Dopo il via libera dell’Ema e quello dell’Aifa, anche in Italia la campagna di vaccinazione viene estesa ai bambini di età compresa tra i 5 e gli 11 anni. Come comunicato dalla struttura commissariale, le somministrazioni iniziano dal 16 dicembre 2021.
Covid, vaccino ai bambini tra i 5 e gli 11 anni: le Faq dell’Ospedale Bambino Gesù
Andiamo a vedere quelle che sono le indicazioni dell’Ospedale Bambino Gesù su alcuni temi delicati che riguardano la somministrazione del vaccino ai bambini.
È sicuro somministrare il vaccino contro il Covid ai bambini?
Uno dei punti più importanti è ovviamente quello legato alla sicurezza. Molti genitori, anche se vaccinati, tentennano di fronte all’idea di far vaccinare il proprio figlio contro il Covid. La tendenza è quella a rimandare perché si ritiene che i dati a disposizione siano parziali o insufficienti. Ma cosa dicono gli esperti del Bambino Gesù?
“Gli studi effettuati per il vaccino in questa fascia di età dimostrano un’elevata efficacia nel prevenire il COVID-19 (91%). Come per i ragazzi più grandi e gli adulti, dopo la vaccinazione contro il COVID-19 i bambini possono avere alcuni effetti collaterali locali (dolore, gonfiore) o generali (febbre, malessere, stanchezza), che hanno breve durata (uno-due giorni). I bambini dai 5 anni di età e i ragazzi possono essere vaccinati contro COVID-19 perché la sicurezza e l’efficacia del vaccino è stata attentamente monitorata inclusi studi nella fascia di età 5-11 anni. Suo figlio/a non può ammalarsi di COVID-19 vaccinandosi“.
Quali sono gli effetti collaterali?
Un’altra domanda frequente è quella legata agli effetti collaterali. I dati rimostrano che nei bambini gli effetti collaterali comuni sono di lieve entità e si tratta degli stessi registrati in età adulta. Non si registrano problemi cardiaci.
“Dopo aver effettuato il vaccino si possono avere alcuni effetti collaterali, che sono normali segni che il corpo sta costruendo una protezione contro la malattia. Gli effetti collaterali comuni sono dolore, arrossamento e gonfiore al braccio in cui si è fatta l’iniezione, nonché stanchezza, mal di testa, dolori muscolari, brividi, febbre e nausea. Questi effetti collaterali potrebbero influire sulla capacità di svolgere le attività quotidiane, ma scompaiono in poche ore o giorni. Le Autorità sanitarie e la comunità scientifica continuano la sorveglianza per il rapido riconoscimento e la gestione di eventuali e rari effetti correlati al vaccino”.
Gli studi clinici sono stati abbreviati?
Torniamo al tema della sicurezza e in particolare al timore che gli studi siano stati condotti in maniera affrettata e superficiale. Gli esperti dell’Ospedale Bambino Gesù evidenziano che i tempi brevi sono legati alle tecnologie a disposizione e alle risorse disponibili. Ma non è stata saltata nessuna fase di verifica dell’efficacia e della sicurezza.
“Gli studi che hanno portato alla messa a punto dei vaccini COVID-19 nei bambini e ragazzi di età compresa fra 5 e 11 anni non hanno saltato nessuna delle fasi di verifica dell’efficacia e della sicurezza previste per lo sviluppo di un medicinale. La rapida messa a punto e approvazione si deve alle nuove tecnologie, alle ingenti risorse messe a disposizione in tempi molto rapidi e a un nuovo processo di valutazione da parte delle Agenzie regolatorie, che hanno valutato i risultati man mano che questi venivano ottenuti e non, come si faceva precedentemente, solo quando tutti gli studi erano completati. Tutto questo per combattere una pandemia che sta interessando tutto il mondo con conseguenze gravissime”.
Di seguito tutte le Faq dell’Ospedale Bambino Gesù sulla somministrazione del vaccino contro il Covid ai bambini tra i 5 e gli 11 anni.